Incidenti stradali, forte aumento nel 2023. Intervista a Gianluca Pietrucci

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Roma – 2 ott 2024  – “Il 2023 è caratterizzato da una stabilizzazione nella mobilità rispetto al 2022, anno nel quale era stato rilevato un netto incremento, in termini di spostamenti registrati, rispetto al periodo delle fasi più acute della pandemia. Sul fronte dell’incidentalità stradale, nel 2023 si registra un lieve miglioramento per il numero delle vittime rispetto all’anno precedente; in controtendenza aumentano incidenti e feriti, seppur in maniera contenuta.” A rivelarlo è direttamente l’Istat che evidenzia testualmente:

Nel 2023 sono 3.039 i morti in incidenti stradali in Italia (-3,8% rispetto all’anno precedente), 224.634 i feriti (+0,5%) e 166.525 gli incidenti stradali (+0,4%). I valori sono in lieve aumento rispetto al 2022 per incidenti e feriti, ma in diminuzione per le vittime. Si registra ancora, invece, una diminuzione nel confronto con il 2019 per incidenti, vittime e feriti (rispettivamente -3,3, -4,2% e -6,9%).

Le vittime aumentano nel 2023 per i conducenti di monopattini e di biciclette e biciclette elettriche, stabili i pedoni e in diminuzione gli altri utenti. Si contano 1.332 vittime tra gli occupanti di autovetture (-3,1%), 734 tra i motociclisti (-6,0%), 68 tra i ciclomotoristi (-2,9%), 485 tra i pedoni (0,0%). Tra gli occupanti di autocarri si registrano 112 deceduti (-32,5%), mentre per le biciclette e le biciclette elettriche le vittime sono 212, in aumento rispetto al 2022 quando erano 205 (+3,4%). Aumentano anche gli infortunati tra gli utenti di monopattini elettrici (conteggiati dal 2020): gli incidenti stradali che li vedono coinvolti passano da 2.929 nel 2022 a 3.365 nel 2023, i feriti da 2.787 a 3.195, mentre i morti (entro 30 giorni) sono 21 (nel 2022 erano 16).”

Su strade urbane, autostrade e strade extraurbane gli incidenti stradali e i feriti risultano in lieve aumento o stabili rispetto al 2022, con valori ancora tutti in diminuzione rispetto all’anno di riferimento 2019. Le vittime diminuiscono in confronto al 2022 in tutti gli ambiti stradali, con un calo consistente, in particolare, per le autostrade (-19,0%); sulle strade urbane il calo è dello 0,3%, sulle strade extraurbane del 3,9%.

Nel complesso della Ue27 il numero delle vittime diminuisce in maniera contenuta nel 2023 (-1,5% rispetto all’anno precedente), dopo l’aumento dell’anno precedente che era seguito a una drastica riduzione nei due anni di pandemia (-10% sul 2019). Complessivamente, nel 2023 le vittime sono 20.385, contro 20.685 del 2022 e 22.761 del 2019. Ogni milione di abitanti si contano 45 morti per incidente stradale nella Ue27 e 52 nel nostro Paese, che resta al 19° posto della graduatoria europea, a pari merito con la Polonia.”

Su questo tema Uffici Stampa Nazionali ha intervistato Gianluca Pietrucci: “Strade più sicure? Serve manutenzione preventiva”

Buongiorno, Gianluca Pietrucci. L’Istat ha recentemente annunciato un forte incremento degli incidenti stradali, e si parla di un numero troppo alto di vittime. Qual è la sua opinione su questo preoccupante fenomeno?

Gianluca Pietrucci: Buongiorno. Purtroppo, è una vera mattanza continua. Ogni anno vediamo un numero inaccettabile di vittime sulle strade italiane, e non possiamo più considerarlo solo come una tragica fatalità. Dietro molti di questi incidenti si nascondono problemi che si potrebbero prevenire con interventi mirati e tempestivi.

Secondo lei, quali sono le principali cause di questa crescita degli incidenti?

Pietrucci: Le condizioni meteorologiche avverse giocano sicuramente un ruolo importante, ma spesso gli incidenti avvengono anche a causa della scarsa manutenzione delle nostre strade. Caditoie otturate, canali di scarico non funzionanti e asfalti deteriorati rendono la viabilità estremamente pericolosa, soprattutto in situazioni di maltempo. A ciò si aggiungono degli aspetti sociali come la guida in stato di ebbrezza o di assunzione di droghe, e poi non ultimo il problema del’acceleratore troppo facile. L’alta velocità causa una moltreplicità di incidenti mortali, purtroppo.

Cosa si dovrebbe fare per migliorare la sicurezza stradale?

Pietrucci: È fondamentale sviluppare un piano di manutenzione coordinata e preventiva. Non possiamo più intervenire solo quando il danno è già fatto. Strade e infrastrutture devono essere controllate e manutenute regolarmente per evitare situazioni di pericolo. Un sistema di gestione delle strade efficiente, che preveda interventi continui, ridurrebbe di molto il rischio di incidenti. Incremento dei pattugliamenti di controllo delle forze dell’ordine soprattutto nelle ore serali notturne e nei weekend, anche se in alcune città metropolitana va registrato un certo effetto con le operazioni interforze ad alto impatto.

Qual è il ruolo delle amministrazioni pubbliche in questo contesto?

Pietrucci: Le amministrazioni devono essere in prima linea nella pianificazione e nel controllo. Spesso mancano coordinamento e investimenti adeguati. Le risorse devono essere destinate in maniera più intelligente, puntando sulla prevenzione anziché sulle riparazioni post-incidente. In questo modo si salverebbero molte vite.

Quindi, la chiave è nella prevenzione?

Pietrucci: Assolutamente sì. La sicurezza stradale passa attraverso la prevenzione, e la prevenzione si fa con un’attenta e costante manutenzione delle nostre infrastrutture. Solo così potremo finalmente arginare questa tragica scia di incidenti.

 

 

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