Schiavi d’Abruzzo, gioiello del Sannio: Gianluca Pietrucci, idee innovative per rilanciare il territorio

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Seicentoquaranta abitanti nella punta meridionale dell’Abruzzo, in provincia di Chieti, separato dal Molise dal corso di un fiume: per molti il paese di Schiavi D’Abruzzo è solamente l’ennesimo esempio di spopolamento che ha afflitto e continua ad affliggere la nostra penisola. Per molti, ma non per tutti.

L’imprenditore romano Gianluca Pietrucci infatti è intimamente legato a questo luogo e la sua sensibilità è seriamente toccata dalle sorti di questo pugno di anime.

Sì, perché la storia familiare di Gianluca Pietrucci, proprietario della fiorente attività Centro Auto Roma Srl di via Montecuccoli, nel quartiere Pigneto, è fortemente coesa al piccolo comune abruzzese: i suoi nonni materni, Vito e Lucia, erano originari di queste splendide terre e la famiglia del giovane imprenditore tuttora produce un ottimo olio d’oliva.

Ma lasciamo che sia proprio Gianluca Pietrucci a esporci i suoi pensieri riguardo allo stato di questo poco conosciuto gioiello del Sannio e quali potrebbero essere alcune idee innovative per rilanciarne il destino di Schiavi D’Abruzzo.

“In questo paese non sono state create cantine sociali e cooperative agricole – afferma l’imprenditore romano Pietrucci – nonostante il territorio sia noto per l’eccellente produzione di salumi, formaggi, olio e grano, e queste attività potrebbero rilanciare il turismo enogastronomico, sia nei mesi estivi che in quelli invernali. Con le sagre legate ai tipici prodotti del luogo come il cinghiale, il tartufo, le celebri pallotte cacio e uovo, si potrebbe incentivare il turismo culturale ed in queste occasioni sarebbe interessante proiettare dei film sotto il cielo stellato nel grande anfiteatro.”

Il territorio andrebbe rivalutato e ci sarebbero numerosi interventi da eseguire per restituire questo paese ai suoi fasti. Ed ecco di nuovo le parole di Gianluca Pietrucci su questi argomenti:

“Questo borgo è una piccola perla nel cuore dell’Abruzzo, ma molte cose mancano affinché si possa davvero valorizzare a pieno la sua bellezza e rendere il paese il più possibile accogliente e coinvolgente non solo per chi vi abita tutto l’anno ma anche per i turisti. A partire dall’Amministrazione, manca un sito del comune, una pagina Facebook e un canale Youtube, e tutti noi ormai siamo consapevoli di quanto sia importante essere presenti non solo nella vita reale e sociale ma anche in quella virtuale e social per essere meglio conosciuti e apprezzati.

Passando poi al concreto, non sono poche le strade che versano in condizioni di scarsa percorribilità: i cartelli stradali sono usurati e sovente vengono utilizzati dai cacciatori come tiro a segno; il campo di calcio locale andrebbe sottoposto ad una seria opera di manutenzione, soprattutto la recinzione che lo circonda: in questo modo sarebbe possibile ospitare numerose partite anche con le squadre delle frazioni circostanti. Inoltre, un benzinaio self service contribuirebbe al miglioramento dello stile di vita dei cittadini e faciliterebbe il turismo. La Piazza Caduti d’Ungheria andrebbe pedonalizzata e andrebbero apposte diverse targhe per commemorare la morte di alcuni cittadini schiavesi avvenuta in storiche e tristi circostanze: una targa per le Foibe del 1945 (dove perse la vita un abitante del paese), una per la strage nazi fascista del 1943 (dove morirono due schiavesi e tre furono feriti), nonché una per commemorare il decesso di un cittadino nel sisma del 2016 ad Amatrice. Andrebbe inoltre segnalata la presenza del campo di tiro “Auro d’Alba” e le Grotte di Lourdes in direzione della frazione Taverna. Il comune infine dovrebbe essere dotato di un’apposita pagina nel suo sito web dove il cittadino possa comunicare con l’amministrazione e suggerire di volta in volta delle opportune migliorie”.

Per rilanciare il turismo, ecco alcune idee interessanti proposte dall’imprenditore romano: “Proporrei spettacoli teatrali estivi all’ Anfiteatro, una location bellissima e poco sfruttata, a mio avviso; oppure il Museo, da allestire con foto o documenti delle personalità del passato e del presente legate a Schiavi d’Abruzzo. Per quanto riguarda la valorizzazione delle bellezze naturali del territorio, si potrebbero installare delle panchine sul punto più alto del Monte Pizzuto: con il bel tempo si scorge il Mar Adriatico all’orizzonte, ed è un panorama davvero imperdibile, e sempre in questo luogo allestire delle serate di astrologia per un’esperienza ancor più ravvicinata e immersiva. La grande duttilità del luogo permetterebbe anche di  organizzare gare di Ciclismo o Mountain bike, voli in Parapendio dal Monte Pizzuto, gare di Motocross o Quad nelle strade di campagna, volo in elicottero dalla frazione San Martino”.

Infine, per riattivare l’economia locale, Gianluca Pietrucci, sulla scorta di esperienze maturate anche in stati esteri, suggerisce:

“Per combattere lo spopolamento il Comune dovrebbe assegnare ai migranti case e terre da coltivare gratuitamente, come accade già in Russia ai cittadini provenienti dallo Zimbabwe, ai forestieri andrebbero assegnati ruderi abbandonati ad 1 euro affinché siano ristrutturati, l’ex albergo andrebbe ridestinato come casa di cura per anziani e nelle case abbandonate del territorio sarebbe quindi opportuno costruire alberghi ed altre attività legate al turismo”.

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